Muppet Show: Mah-Nà, Mah-Nà Du-ddu-ru Du-ru!
Chi, come me, era piccolo negli anni ’70 doveva assolutamente vedere il Muppet Show, uno spettacolo andato in onda tra il 1976 e il 1981 negli Stati Uniti che cambiò il modo di “fare televisione per i bambini”.
Lo spettacolo, il cui nome Muppet derivava dall’unione dei termini inglesi “Marionette” e “Puppet”, in realtà proprio per bambini non era, principalmente perché univa ai personaggi di pezza, esseri umani in carne e ossa, quasi sempre gente dello spettacolo molto conosciuta, che interagiva con rane, maiali, orsi ed extraterrestri in gag di puro divertimento legate all’attualità americana (era un po’ come un Ed Sullivan Show ma fatto con personaggi di stoffa).
Quindi in pratica era rivolto ai bambini per i pupazzi ed agli adulti (americani) per i personaggi reali.
Ma a noi piccoli non importava nulla della situazione americana e non capivamo le battute sui vari Presidenti degli Stati Uniti o su nomi conosciuti solo negli States. Aspettavamo le sei di sera per vedere i nostri personaggi preferiti (anche se dovevo litigare spesso con mia sorella che a quell’ora voleva vedere La Casa nella Prateria) e basta.
Eravamo ipnotizzati dalle gesta di Kermit, il verde ranocchio conduttore dello show, dalle avventure nello spazio di Miss Piggy, una maialina invadente innamorata di Kermit (che alla fine riuscirà a vincere sposandolo in un episodio a Broadway), dall’extraterrestre triste Gonzo innamorato della gallina Camilla, dall’orso barzellettiere Fozzie, dall’improbabile pianista cocker Rowl e soprattutto dagli immancabili commenti dei due vecchietti brontoloni Statler & Waldorf alla fine di ogni puntata (geniali!!!).
Nello show c’era anche in ogni episodio una discreta colonna sonora impreziosita dai migliori cantanti e cantautori dell’epoca. Ma nessuna canzone, neanche la più famosa del mondo, avrebbe mai potuto competere con quello che diventerà il tormentone dei Muppet sin dalla prima puntata.
Vi dico solo due paroline magiche: “Mah-Nà, Mah-Nà”….vi dicono qualcosa? No? Siete sicuri?
Provate a canticchiarle veloci e a metterci un sottofondo tipo bossanova e avrete la canzone-incubo perfetta che vi rimbalzerà nella testa per ore e non potrete mandarla via dalla vostra mente per giorni.
Se poi la immaginate cantata da un hippie attorniato da due mucche bipedi allora avete fatto centro!
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